AUNG SAN SUU KYI SUL TURISMO
L'intervista che segue è frutto di un incontro fra Aung San Suu Kyi e
giornalisti stranieri in Rangoon il 17 novembre, 1997.
La conversazione è stata registrata e trascritta da Dibattito Birmania.
STAMPA - La mia domanda ha a che fare col turismo ed il "Visit Myanmar Year -
1996." Il governo si è dato un gran da fare per attirare turismo ed investimenti
stranieri. Infatti, investimenti stranieri e turismo sono attività in relazione…
nel paese proprio adesso. Le persone con cui ho parlato nel nord dicono che è
una specie di spada a doppio taglio perché, senz'altro, sono al corrente che il
denaro, valuta straniera, stia rinforzando il governo ma apprezzano che sono
effettivamente loro ad avere l'effetto "gocciolamento".
AUNG SAN SUU KYI - Esiste anche un altro aspetto a quello. È lavoro forzato che
è stato imposto alla gente per far sì che il posto fosse "rispettabile" per i
turisti. Questo è un fatto di grande riguardo, perché la gente è obbligata a
costruire strade, costruire ponti e, in molti paesini, la gente è obbligata a
rimpiazzare le proprie staccionate di bambù con muri in mattoni. Tutto ciò per
fare una buona impressione sul turista. Ci sono alcuni posti dove sono stati
obbligati addirittura a cambiare le facciate in legno delle loro case con
facciate in mattone se non potevano permettersi di ricostruire l'intera casa.
Questo vuol dire molto duro lavoro per la gente, e metto in dubbio che nessuno
di quelle persone che hanno contribuito con manodopera e che hanno speso molti
soldi, fra le mura delle proprie case, riceveranno realmente qual cosa
dall'industria del turismo.
STAMPA - Allora la Lega Nazionale per la Democrazia (LND) direbbe al turista,
"state lontani?"
ASSK - Ma, penso sia prematuro che i turisti, l'industria turistica arrivino e
investano nella Birmania. Vorremmo invece che ciò avvenga quando sarà in atto un
vero processo che porta alla democratizzazione del paese.
STAMPA - Che tipo di patto dovrebbe adempiere il governo prima che sia levato
questo boicottaggio internazionale al paese ed aiuti, affari e turismo potranno
affluire?
ASSK - Ma, dovrebbero dimostrare rispetto per la risoluzione dell'Assemblea
Generale dell'ONU. La risoluzione dell'Assemblea Generale del 1994 dichiara
quali sono i passi necessari a portare la Birmania è sulla strada della
democratizzazione.
STAMPA - Ma penso che alcuni turisti stiano arrivando, e ho visto in Loikaw
proprio esattamente ciò che ha spiegato… ma deve sapere, quando sono un
visitatore qui non vedo quanto mi sarei aspettato. Non siete preoccupati che le
persone che vengono qui si facciano un idea sbagliata e che dicono che la stampa
sia ingiusta o qualcosa del genere?
ASSK - Beh, se si fanno un idea sbagliata, allora, qualcuno dovrebbe metterli
sulla giusta strada perché i turisti non arrivino da alcun paese … per esempio,
lei dov'è stato in Rangoon?
STAMPA - I sobborghi, fuori…
ASSK - E dove altro?
PRESS - Appena al di là del fiume. Sono stato giù ai paesini dove la gente è
stata spostata un paio d'anni fa…
ASSK - Si, ma molta gente lì non ci va. I turisti che vengono qui vanno al
Shwedagon Pagoda… vanno alla pagoda a Pegu. Comunque, se va a Pegu in macchina
vedrà che le strade sono in pessime condizioni. Ma i turisti vivono in alberghi,
si spostano in taxi dotati di aria condizionata, non vedono nulla di cosa
succede nel paese. Non sanno niente della situazione della gente nelle zone
rurali, che rappresentano la colonna vertebrale del paese. L'ottanta per cento
della nostra popolazione vive nella campagna. Ed è sul loro benessere o meno che
si decide se il paese è in via di sviluppo o no. Noi, la Lega Nazionale
Democratica, ribadiamo che il vero sviluppo di un paese dipende dai propri
standard della sanità e dell'educazione. Ritengo che possiate trovare dati
indipendenti, non forniti dalle nostre organizzazioni, dati delle Nazioni Unite,
che dimostrano come negli anni la spesa governativa per la sanità e l'educazione
non è salita. Per come lo leggo io, il Rapporto sullo Sviluppo Umano del 1993
dell'ONU, dichiara che il governo spendeva per la difesa 150 volte quello che
spendeva per sanità e l'educazione. Nel rapporto del 1994 tale spesa è salita di
222 volte. Allora, non possiamo affermare che c'è sviluppo nel paese. Inoltre ,
informazioni UNICEF dimostrano l'aumento dell'abbandono delle scuole elementari
nel paese e questo certo non è segno di sviluppo, soprattutto come la pensa
l'UNICEF… che arriva alla conclusione che il motivo di questo abbandono delle
scuole è che le famiglie si stanno
Impoverendo, fatto questo che riguarda la maggioranza della popolazione.
STAMPA - Vede qualcosa nel turismo alternativo, cioè, piccoli gruppi che sono
informati… ?
ASSK - Ma, penso che visitatori al paese possono essere utili, dipende che cosa
o come fanno turismo. Ma penso anche, che turisti debbano stare attenti a non
illudere loro stessi; se vogliono vedere il paese, possono trovare numerosi
pretesti per farlo. Ma quello che devono capire è che la loro visita non aiuta
assolutamente la gente locale. Si fa molta strada con l'auto illusione. Si può
parlare di effetto "gocciolamento", ma avvolte l'effetto è proprio quello,
nient'altro che un rivoletto, che si disperde prima che arrivi dov'è richiesto.
STAMPA - Ci sono state notizie sulla stampa occidentale riguardo il lavoro
forzato… lei pensa che la situazione si sia aggravata… dall'inizio dell'anno?
ASSK - Beh, certamente, molti lavori forzati sono stati fatti in attività il cui
scopo è attrarre turisti. Si potrebbe dire che è questo "Visit Myanmar Year" il
responsabile di molti lavori forzati perché strade, ponti, come ho detto prima,
facciate intere vengono costruite per fare bella figura con il turista.
STAMPA - La situazione è peggiorata dall'inizio dell'anno?
ASSK - Continua, voglio dire, continuano gli stessi progetti. Non c'è stato
certo nessun allentamento sui preparativi riguardo a dare il benvenuto ai
"turisti".
STAMPA - Quando lei dice lavori forzati, giusto per chiarire, lei intende che
alla gente viene richiesto di donare il proprio tempo per…?
ASSK - Ma, forse non è esattamente così. Viene detto loro di donare il proprio
tempo, se non possono dare tempo devono donare soldi in cambio. Solo la scorsa
settimana siamo stati informati che in Hlaing Tharyar, che è uno dei paesi
satelliti, veniva chiesto di lavorare per una nuova strada o magari ricostruirne
una vecchia. E quelle famiglie… quei capofamiglia che non potevano provvedere
lavoro devono sborsare 650 kyats a testa (circa lire 6.000) . Quella è molta
gente che non ha soldi, sai, possiedono appena quel che basta per tirare avanti.
STAMPA - Ho sentito che la nuova ferrovia in costruzione fra Nyaung-U e
Myin-Gyan, fino a Bagan, fa uso di lavoro forzato, molto specificamente come un
progetto turistico. Ha qualche dettaglio al riguardo?
ASSK - No, abbiamo soltanto sentito la stessa cosa. Penso che valgono le stesse
condizioni li come in qualsiasi altro posto in Birmania quando ci sono lavori
forzati. Se non puoi fornire lavoro devi fornire soldi in cambio. E molta gente
non può permettersi di dare soldi. Ma poi, avvolte la gente ha il proprio lavoro
da svolgere. Se sono contadini hanno la loro terra da accudire, e per fare ciò,
in cambio, devono dare soldi. E questo è senz'altro molto difficile. Avvolte
vuol dire che devono indebitarsi perché devono farsi prestare i soldi per
evitare lavori forzati o volontari, o come li vogliono chiamare loro, per poter
essere liberi di lavorare la propria terra, che è il loro mezzo di sostenimento.
STAMPA - Lei è preoccupato degli effetti culturali che il turismo avrà sulla
società?
ASSK - Gli effetti culturali sono collegati alla situazione politica ed
economica, che riguarderà ed influenzerà l'atteggiamento sociale della gente.
Penso che se si vuole che un popolo preservi la propria cultura, bisogna far
sentire la gente fiera di se stessa. Bisogna che la gente senta di poter tenere
la testa alta nel mondo. Se le persone non hanno fiducia in se stessi,
perderanno la propria cultura perché penseranno che gli altri siano migliori di
loro. Se sono più poveri, se devono dipendere dagli stranieri per una
piccolissima parte di qualsiasi cosa entri, perderanno fiducia in se stessi. Se
ciò succederà, vorrà dire che non daranno più nessun valore alla propria
cultura.. Il motivo perché molti giovani hanno preso ad indossare abiti
stranieri è che pensano sia di moda e che questo dimostri che sono ricchi. E' un
segno di mancanza di fiducia in se stessi, nel loro stesso paese e nella loro
stessa cultura. Non si può preservare una cultura con un decreto. La gente deve
sentire che la propria cultura ha un valore, che valga la pena conservare,
nessun articolo di legge potrà consentire che venga conservata. Verrà erosa in
meno che non si dica.
STAMPA - Non c'è nessun lato positivo al turismo?
ASSK - Ma certo esiste un lato positivo a tutto, basta che sia gestito nella
maniera giusta. I turisti possono aprire il mondo alla gente della Birmania
proprio come la gente della Birmania può aprire gli occhi ai turisti, se sono
interessati ad osservare, sulla situazione nel loro paese. Ma se la gente in
Birmania vede il turista semplicemente come una fonte di soldi facili…. Allora
non so quanto il turista sia in grado di aiutarli, a parte sparpagliando in giro
qualche dollaro.
STAMPA - Alcune cose al riguardo di Mandalay… ho fatto un viaggio in barca come
turista fino a Mingun e ho notato che ci sono molti tratti di terreno disboscati
sulla sponda…. Cosa faranno li? Un altro albergo? Sembra il peggio di tutte e
due i sistemi, quello nazionalizzato e un economia libera…
ASSK - Si spera che ci sia un metodo alla pazzia. Pare che stiano disboscando
terreno da tutte le parti e penso che in alcuni casi vogliano mettere su
alberghi, in altri vogliono trasformare terreni agricoli in nuovi insediamenti,
il che vuol dire portare gente fuori dalle città e sistemarli su quelle terre.
Intanto in quelle aree cittadine che sono state ripulite, mettono su alberghi e
grandi magazzini.
STAMPA - Ma in specifico, riguardo di Mandalay, ha qualche informazione… della
sponda del fiume Irrawaddy?
ASSK - Si, penso che la sponda del fiume Irrawaddy sia stato disboscato per
sembrare tutto pulito e in ordine al turista.
STAMPA - Tornando ai lavori forzati, volevo soltanto avere una sua risposta al
riguardo di un commento del governo, che diceva che loro non stavano forzando la
gente, che gli stranieri non comprendono questo tipo di lavoro perché è un
usanza Buddista, la gente vuole lavorare perché guadagnano merito.
ASSK - Non ho mai sentito che nelle usanze Buddiste chi non fosse disposto a
lavorare dovesse in cambio dare denaro. Questo non mi sembra un usanza molto
Buddista.